Partendo dalle teorie di Freud e Ferenczi sulla sessualità infantile, uno esaltandone l’esistenza, l’altro più incline a credere che sia piuttosto un esito della passionalità indebita degli adulti verso i bambini, mi sono affacciata al delicato tema del “Complesso di Edipo”. Dobbiamo chiederci se però l’Edipo potrebbe essere imposto al bambino dall’atteggiamento passionale dell’adulto e quindi trasmesso generazionalmente.
Ferenczi:
“ Ci si deve porre la domanda: quanta parte di ciò che riguarda l’amore eterno del bambino per la madre e quanta parte del desiderio di uccidere il padre rivale si svilupperebbe in modo del tutto spontaneo, anche senza un innesto precoce di erotismo adulto e appassionato e di genialità, vale a dire, quanta parte del Complesso di Edipo è veramente ereditata e quanta trasmessa per tradizione da una generazione all’altra?”
Faimberg:
“Il modo in cui il paziente organizza i suoi conflitti edipici dipende da come egli interpreta nel suo mondo interno il modo in cui i genitori hanno riconosciuto la sua alterità. Il concetto di configurazione edipica include questa costellazione filiale, questa relazione tra le generazioni.”
Andrè Green:
“L’Edipo è allo stesso tempo struttura e storia. Struttura, perché non autorizza alcuna definizione del soggetto al di fuori della differenza sessuale che unisce i genitori fra loro e che unisce lui ai suoi genitori in una situazione reticolare. Storia, perché la differenza sessuale è raddoppiata dalla differenza delle generazioni.”
Cosa è il complesso di Edipo?
E’ molto importante sapere che il “complesso” in generale, è un insieme organizzativo di rappresentazioni e di ricordi con forte valore affettivo, parzialmente o totalmente inconsci, e che il complesso di Edipo è un insieme organizzato di desideri amorosi ed ostili che il bambino prova nei confronti dei suoi genitori che svolge un ruolo fondamentale nella strutturazione della personalità e nell’orientamento del desiderio umano. Ma è altresì importante sottolineare che, se la formazione edipica è una storia che il bambino si racconta, questi lo fa secondo le contingenze dei codici culturali già in vigore.
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