La psicoterapia come processo trasformativo dell’impulsività

Iniziare un percorso di psicoterapia vuol dire anche imparare a trasformare gli attacchi personali e le sfide in opportunità d riflessione e crescita, in poche parole prendersi cura della propria impulsività.

L’autocoscienza o la presenza a se stessi è un concetto fondamentale nella ricerca della realtà e un pilastro essenziale nella cura di se stessi. Possiamo dire che è uno degli obiettivi della psicoterapia relazionale, raggiugere una qualità nuova di riflessione.

In sostanza, si tratta di un’attività di auto-osservazione e auto-riflessione che ci consente di prendere consapevolezza dei nostri pensieri, emozioni, sensazioni e sensazioni, e di esplorare e comprendere meglio la nostra identità, motivazioni e scopi di vita.

Questa attività di presenza a se stessi ci offre la possibilità di liberarci dalle illusioni e dalle false credenze che possono limitarci, che ci fanno vivere in modo più impulsivo e che ci reca disordine nella nostra quotidianità, e di vivere in modo più autentico e consapevole.

Inoltre, l’autocoscienza è un aspetto cruciale della cura di se stessi, poiché ci consente di individuare e gestire le fonti di stress, di affrontare i problemi che ci affliggono e di fare le scelte giuste per noi stessi. Essa ci aiuta a sviluppare una maggiore resilienza e una migliore capacità di adattamento alle diverse situazioni della vita.

In sintesi, l’autocoscienza è una pratica essenziale per comprendere meglio noi stessi e l’universo che ci circonda, e per vivere in modo più felice e soddisfacente.