Gestire i comportamenti problematici di bambini e adolescenti

Molto spesso si tende a colpevolizzare o punire i comportamenti problema dei bambini e dei nostri ragazzi, ma se solo ci fosse un’attenta osservazione e conoscenza del ragazzo, un ascolto attivo di ciò che ci sta comunicando sarebbe più facile prevenire questi comportamenti.

Analisi del comportamento secondo il modello A-B-C-

Una strategia molto utile ci viene dalla psicologia che ha messo appunto lo
strumento ABC per l’analisi funzionale del comportamento.

Gli Antecedenti sono gli stimoli che esistono immediatamente prima del comportamento problema: data, orari, situazione o attività in atto, persone presenti, cosa sta facendo l’interlocutore. La descrizione del comportamento deve essere una descrizione operativa cioè deve riguardare il comportamento osservabile e deve essere chiara e non ambigua. Le conseguenze sono gli stimoli che cambiano nell’ambiente dopo il comportamento problema compreso cosa fa l’interlocutore dopo il comportamento problema.

Punti di forza

A parer mio, questo strumento richiede una forte sintonizzazione emotiva con il ragazzo per cui si sta progettando un intervento che miri a ridurre i suoi comportamenti problematici. Un altro punto di forza mi sembra quello di centralizzare e responsabilizzare la figura dell’educatore, che troppo spesso si pone come colui che ha la verità in mano punendo il comportamento problema del ragazzo. Non punendo il comportamento problema si può arrivare ad una comprensione del significato e della funzione del comportamento, meglio se poi se ne analizza la base emotiva. A questo punto mi sembra di fondamentale importanza che questo strumento faccia in modo che si possa co-costruire una relazione con il bambino/ragazzo in base alle sue caratteristiche specifiche e alle sue motivazioni.

Inoltre mi sembra che questo strumento sia molto facile da utilizzare
anche dai non esperti, come i genitori o insegnanti. In un training famigliare a mio avviso, sarebbe di fondamentale importanza stimolare le riflessioni e pensieri sui comportamenti dei ragazzi al fine di poter discutere circa le cause ambientali, trasversalmente cercando di prendersi cura delle proprie frustrazioni circa il comportamento problema messo in atto dal proprio figlio o fratello.

Avvertenze per l’uso

Ciò che propongo ai docenti, alle famiglie e alle tate che si rivolgono a me è di procedere accanto all’analisi degli antecedenti, del comportamento e delle conseguenze anche un’analisi dell’aspetto emotivo del comportamento problema: cosa provavo prima del comportamento problema? Cosa sentivo nel frattempo? Come mi sono sentito dopo?

Mi rendo conto che non sempre questo può avvenire a causa delle varie sfaccettature o caratteristiche che i nostri contesti di vita (casa, scuola, sport, amici) possiedono, ma qualora fosse possibile magari un ulteriore aiuto ci potrebbe arrivare dall’alfabetizzazione emotiva stimolata dal canale visivo e pensata sempre su misura per il bambino e ragazzo che abbiamo di fronte e di cui come adulti dovremmo prenderci la responsabilità.
Quindi per rendere lo strumento più autentico potremmo pensare ad un’analisi funzionale e dinamica del comportamento.