Il termine epigenetica è stato coniato da Conrad Waddigton nel 1940, per descrivere le osservazioni gene-ambiente che non potevano essere spiegati con la genetica classica. Il meccanismo epigenetico è definito da fattori molecolari e processi nel Dna, processi che regolano l’attività del genoma indipendentemente dalla sequenza del Dna: questi processi sono mitoticamente stabili.
Perché è importante?
Neuroscienziati comportamentali, hanno ora iniziato a studiare tali meccanismi epigenetici come potenziali regolatori dei cambiamenti della trascrizione genica nel sistema nervoso centrale che sottendono plasticità sinaptica della formazione della memoria a lungo termine, tra cui il consolidamento, riconsolidamento e l’estinzione della traccia mnestica. Modifiche della cromatina includono la fosforilazione, acetilazione e metilazione delle proteine istoniche, associate al Dna che incidono alla lettura trascrizionale del gene innescato.
L’espressione genica e i cambiamenti sull’individuo
Così l’espressione genica, e i cambiamenti ad essa associata, sono tenuti a rispondere in maniera efficace agli ingressi neuronali alterati, alle interazioni con cellule di supporto e ai cambiamenti ambientali come ad esempio alimentazione, sostanze d’abuso, stress, infiammazione, invecchiamento e altri fattori micro-ambientali. Questa modulazione genica dell’espressione neuronale avviene attraverso meccanismi trascrizionali ed epigenomici che possono accomodarsi per soddisfare le esigenze specifiche dei neuroni.
L’ereditarietà epigenetica transgenerazionale è definita
come la trasmissione di informazioni epigenetiche tra le generazioni in assenza di esposizioni dirette o alterazioni genetiche. Le modifiche epigenetiche sono ritenute dinamiche e atte per agire come regolatori della cromatina in memoria. I processi enzimatici che si svolgono, tra cui l’aggiunta o meno di acetilazione, fosforilazione, ubiquitinazione, o aggiunta di gruppi funzionali di istone che sono generalmente flessibili, e possono essere invertiti in relazione agli stimoli ambientali.
L’epigenetica e la psicologia come forma di prevenzione
Esplorare il ruolo dei fattori ambientali sulle variazioni dei profili epigenetici, apre la strada per una nuova medicina preventiva basata su interventi mirati alla persona e poiché la formazione dinamica di queste memorie ereditabili persiste lungo diverse generazioni, l’ereditarietà transgenerazionale rappresenta un meccanismo centrale attraverso cui condizioni ambientali possono influenzare il rischio di malattia attraverso le generazioni. I processi epigenetici fanno sì che l’individuo possa adattarsi ad un ambiente sfavorevole e a condizioni croniche ad esempio di stress attraverso risposte adattive per ottimizzare le possibilità di sopravvivenza e successo riproduttivo